Life Sciences

Klick, l’accessorio che rivoluziona la mobilità su carrozzina

Un propulsore di spinta anteriore per aiutare le persone che utilizzano la carrozzina a muoversi con il minimo sforzo su tutti i tipi di terreno. Si chiama Klick la tecnologia sviluppata da Andrea Stella e Enrico Boaretto, fondatori dell’azienda Klaxon. Una soluzione che – come spiegano i due soci – ha l’obiettivo di rendere più piacevole e autonoma la quotidianità, permettendo di affrontare ogni uscita, anche su percorsi difficili e sconnessi, in totale sicurezza e senza la necessità di supporto da parte di terze persone.

Un Klick e la carrozzina diventa elettrica

Klick è un potente propulsore che trasforma la carrozzina in una carrozzina con motore elettrico.
”Nei modelli Klick – spiegano gli sviluppatori – abbiamo ricercato il design e lo abbiamo coniugato alla semplicità di utilizzo. I Klick si possono scomporre in tre parti autonome per poterli riporre facilmente, per essere maneggevoli e ridurre al minimo gli ingombri”. Il sistema di aggancio Klaxon – in un solo “click” e con il minimo sforzo – trasforma la sedia a rotelle manuale in una a motore. Per tutte le carrozzine pieghevoli il sistema di aggancio può essere rimosso. Lo speciale manubrio “Comfort Drive System”, consente inoltre a coloro che hanno poca o nessuna forza nelle mani, di frenare con un movimento di spinta in avanti e accelerare con un leggero movimento di trazione all’indietro.

“L’idea di produrre soluzioni per la mobilità delle persone in carrozzina nasce dal mare – dice Andrea Stella – Può sembrare una provocazione eppure, proprio la consapevolezza che sia più facile attraversare l’oceano in barca a vela piuttosto che muoversi in città, ha determinato l’idea di realizzare Klick. Io e Enrico – racconta – ci siamo incontrati per una passione in comune, la vela, e nel tempo abbiamo deciso di condividere anche un percorso imprenditoriale. Nel 2015 abbiamo quindi dato vita a Klaxon, una realtà fortemente innovativa, che siamo felici di veder crescere di anno in anno”.

Dalla Carinzia al resto del mondo

L’avventura dei due fondatori inizia a Villach, in Carinzia, in un piccolo ufficio di pochi metri quadrati. Uno spazio che Enrico e Andrea ottengono gratuitamente dopo essere stati ammessi ad un programma di incubazione del Lake Side Science & Technology Park di Klagenfurt. Un polo di 34.000 mq dove quotidianamente aziende, università e centri di ricerca comunicano tra loro per sviluppare le tecnologie del futuro, in una cooperazione vincente che oggi coinvolge oltre 70 imprese, soprattutto nel settore dell’informazione e della comunicazione. Ed è proprio in questo ambiente fortemente innovativo, che aiuta e supporta le imprese, che Klaxon muove i suoi primi passi, potendo contare su una consulenza operativa costante da parte di enti governativi come BABEG (agenzia carinziana che promuove l’insediamento di nuove aziende in Carinzia offrendo consulenza e affiancamento) e su incentivi dedicati alle aziende che investono in R&S.

“In Carinzia abbiamo trovato le condizioni favorevoli allo start-up della nostra azienda, oltre ad un sistema fortemente meritocratico che ci ha permesso di crescere come desideravamo – sottolinea Enrico Boaretto – Abbiamo ricevuto un notevole supporto a livello di contribuzione pubblica, ottenendo incentivi a fondo perduto e a tassazione agevolata da parte dell’FFG, il fondo nazionale per la ricerca, coadiuvati dal KWF, il fondo carinziano per lo sviluppo delle imprese. Questo ci ha permesso di vendere già nel 2016 il nostro primo prodotto e, nel 2019, di realizzare la nostra sede produttiva ad Arnoldstein, a pochi passi dal confine italiano. Qui, in un’area di oltre 5 mila mq, produciamo direttamente i nostri Klick, che poi distribuiamo in ben 35 Paesi nel mondo”.

Il futuro di Klaxon – rivelano i due soci – è in Carinzia ma guarda oltreoceano: oltre all’espansione in nuovi mercati come quello americano, l’azienda sta studiando nuove soluzioni per una mobilità completamente autonoma, con particolare attenzione al design, all’ergonomia e alla multifunzionalità. In questo senso – spiegano – è virtuoso il dialogo costante con l’Austrian Institute of Technology (AIT), il più grande centro di ricerca non universitario in Austria, e con il Carinthian Tech Research di Villach, tra i principali istituti di ricerca austriaci nel settore “Smart Sensors and Systems Integration”.

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